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Creato il 03-05-2023
Ultimo aggiornamento il 03-05-2023

I documenti per esportare vino in USA

Documenti per esportare vino in USA

Ti sarà capitato in passato di ritrovarti in una situazione simile: hai bisogno di inviare delle bottiglie di vino negli Stati Uniti e non sai assolutamente da dove iniziare. 

Del resto, l’esportazione di merci negli Stati Uniti è un processo complesso che richiede una vasta conoscenza delle leggi e dei regolamenti interni, sia generali che dei singoli Stati federati. 

Uno degli aspetti più importanti da conoscere dell’esportazione di vino italiano (e di ogni merce in generale) è proprio quali sono i documenti per esportare vino in USA

In questo articolo, dunque, illustreremo i documenti richiesti per esportare il vino negli Stati Uniti e come preparare la spedizione in maniera impeccabile per superare eventuali blocchi in dogana.

Esportazione vino italiano in USA: di cosa si tratta?

Da sempre attenti all’ingresso di merci nel proprio territorio, negli anni gli USA hanno attuato una serie di politiche restrittive e precise di controllo circa l’esportazione di bottiglie di vino negli Stati Uniti d’America, che hanno proprio nei documenti il fulcro del lasciapassare. 

Un controllo puntuale che, in aggiunta, può variare da Paese a Paese, essendo gli Stati Uniti una federazione di Stati nei quali ognuno di essi può modificare alcune legislazioni e regole di importazione a proprio piacimento. 

Perché la documentazione è così importante?

A questo punto, va da sé che il rispetto delle leggi e dei regolamenti dell’export vino degli Stati Uniti sia essenziale per realizzare una spedizione che non incontri degli intoppi fastidiosi o dei ritardi pesanti. 

Ecco tutti i motivi per i quali possedere e allegare i corretti documenti per esportare vino in USA è importante:

  • incontrare un processo di spedizione fluido e senza intoppi (dalla preparazione, all’imballaggio, fino alla spedizione finale);
  • scongiurare i ritardi di ricezione della merce dovuti proprio ad un blocco in dogana per una verifica approfondita;
  • proteggere la propria cantina da controlli, da apertura e mantenimento erronei del prodotto, che potrebbe inficiarne la qualità;
  • evitare sanzioni dovute al non rispetto delle normative degli Stati Uniti e anche dei singoli Stati.

Documenti richiesti per esportare il vino negli Stati Uniti

Dopo aver compreso la delicatezza di possedere e allegare i corretti documenti, non ci resta che addentrarci in un elenco dettagliato da utilizzare come lista da spuntare per verificare che ci siano tutti. 

Ecco i documenti da inviare per esportare il vino negli Stati Uniti

  • Dichiarazione doganale: il contenuto della spedizione, da verficare con il proprio broker americano corrispondente (U.S. Customs House broker), specializzato nello sdoganamento dei vini (o di alcolici in generale);
  • Fattura commerciale e documenti di trasporto: da concordare con lo spedizioniere;
  • Certificato di origine: il certificato di orgine del vino spedito (che in molti casi è superfluo);
  • Etichetta del vino: ogni spedizione ha bisogno che l’etichettatura rispetti dei parametri precisi (ne parleremo nel prossimo paragrafo);
  • Certificati sanitari: in base all’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, per alcuni lotti può servire un certificato sanitario, che bisogna conoscere in maniera precisa per non incorrere in blocchi o sanzioni. 
Checklist esportare vini in USA

I dati dell’etichettatura del vino da spedire negli Stati Uniti

Come anticipato, anche l’etichetta da apporre alle bottiglie deve rispettare le seguenti diciture espresse in lingua inglese:

  • Marca;
  • Tipologia di vino;
  • Produttore;
  • Paese d’origine (es. Product of Italy);
  • Contenuto netto del recipiente e contenuto alcolico;
  • Nominativo dell’importatore americano;
  • Warning Statements, ovvero i disclaimer che mettono in guardia alcune tipologie di persone circa il consumo di alcolici.

L’imballaggio del vino da spedire

Anche la procedura di imballaggio segue un protocollo ben preciso quando si tratta di spedire vino negli USA. 

In sintesi, si richiede l’utilizzo di cartoni di buona qualità, anche se il legislatore statunitense non specifica il numero di bottiglie da inserire per singolo cartone (che dipende dalla singola spedizione).

N.B. Se ti sembrano molti documenti da produrre e non sei sicuro di eseguire la procedura correttamente, sappi che, una volta affidata la merce da spedire, le agenzie di spedizione gestiscono personalmente la emissione dei documenti. 

Aiuto per preparare la documentazione

Come ottenere i documenti necessari

A questo punto, una domanda sorge spontanea: “anche se conosco i documenti per esportare vino in USA richiesti ad accompagnare la spedizione, come posso verificare che ogni passo sia efficace durante l’intero processo?”

Il nostro consiglio rimane quello di affidarsi ad un’agenzia di spedizione costantemente aggiornata sulle normative e sulla necessità di nuove documentazioni e che prenda anche in carico il preparare tutto il carteggio utile per l’esportazione del vino.

Tali agenzie, di fatto, possono svolgere dei compiti che per il singolo imprenditore o cantina risultano ostici:

  • contattare un agente di trasporto o un broker di importazione;
  • dialogare con l’ambasciata degli Stati Uniti;
  • lavorare fianco a fianco con il produttore di vino;
  • tracciare la spedizione, l’invio e la ricezione dei documenti;
  • conoscere a menadito il processo di importazione negli USA;
  • rispondere tempestivamente ad ulteriori controlli e ispezioni;
  • verificare la certezza della consegna al destinatario finale.

Come si può ben comprendere, affidarsi ad una agenzia certificata e competente resta la soluzione più sicura per centrare la spedizione. 

Errori comuni da evitare

Ora che abbiamo visto il processo di raccolta e preparazione dei documenti per esportare vino in USA, quali potrebbero essere, al contrario, gli errori comuni che vogliamo evitare? Ecco un breve elenco:

  • documenti incompleti o errati;
  • mancanza di conoscenza dei regolamenti degli Stati Uniti e dei singoli Stati federati;
  • scarsa collaborazione tra il produttore di vino e l’agente di trasporto;
  • scarsa conoscenza di quanto costa esportare vino in USA effettivamente. Per non restare sprovveduti su quest’ultimo punto, del resto, esistono dei motori di ricerca che possono effettuare un preventivo su misura con l’inserimento di pochi dati. 

A tal proposito, puoi effettuare la richiesta di preventivo a WayToGo per non farti cogliere impreparato. 

Perché esportare vini in USA con WayToGo

Per esportare vini in USA, puoi contare sulla collaborazione con WayToGo. I professionisti che operano nell’azienda, infatti, sono esperti nell’emissione delle documentazione necessaria, oltre che nella gestione dell’intero processo di spedizione/ esportazione/ consegna/ gestione imprevisti

Potendo servirti di una risorsa che si occupi di dialogare con l’importatore statunitense su base quotidiana, infatti, le tue spedizioni saranno veloci, efficaci e sicure. Ecco un esempio di descrizione del servizio.

Per le cantine che desiderano esportare il proprio vino negli Stati Uniti, WayToGo offre un servizio completo e affidabile di spedizione di vino in America del Nord

Grazie alla sua esperienza pluriennale, infatti, l’azienda conosce a fondo le procedure di importazione degli Stati Uniti e fornisce assistenza personalizzata per garantire che i documenti per esportare vino in USA siano corretti e completi. 

Inoltre, i clienti potranno contare su un’ampia gamma di opzioni di trasporto e una massima flessibilità, per soddisfare le esigenze individuali delle singole cantine. 

E dato che il trasporto di vino in America richiede attenzione ai dettagli e una gestione accurata delle procedure doganali, WayToGo si impegna a supportare le cantine in ogni fase della spedizione, garantendo la massima sicurezza e puntualità nella consegna.

Conclusione

Nell’articolo abbiamo visto insieme la documentazione necessaria per spedire vino negli Stati Uniti in autonomia, senza incontrare sorprese alla dogana. 

Ciononostante, è ideale affidarsi ad un’agenzia specializzata proprio in tale servizio, in primis nelle procedure doganali e nella documentazione di spedizione, per ottenere un’esperienza fluida da replicare in ogni processo di esportazione di vino italiano negli Stati Uniti

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